Alias Domenica

Renzo Mongiardino, basta il “gusto”

Renzo Mongiardino, basta il “gusto”Renzo Mongiardino, bozzetto per Romolo Paganelli

In mostra a Milano, al Castello Sforzesco, l’avventura decorativa «surreal-neo-barocca» di Renzo Mongiardino Formatosi con Ponti e Rogers, maturò idee eterodosse che lo distanziarono dal Moderno

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 9 ottobre 2016
Renzo Mongiardino, architetto d’interni e scenografo, è una figura controversa del panorama progettuale milanese della seconda metà del Novecento: forte di una solida carriera maturata all’estero grazie a numerose committenze legate ad alcuni tra i più influenti personaggi del secondo Novecento (tra gli altri, le famiglie Onassis, Thyssen, Rotschild, Agnelli), egli non è mai assurto agli onori della storia e della critica di settore del nostro paese. Una mostra monografica a lui dedicata, da poco aperta al pubblico nella Sala del Tesoro al Castello Sforzesco, tenta di colmare questo vuoto: Omaggio a Renzo Mongiarino 1916-1998. L’esposizione, curata da Tommaso Tovaglieri...

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