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Resistere alla deriva giustizialista

Onestamente quanto tardivamente Andrea Orlando, in occasione della Festa della polizia penitenziaria, ha ammesso l’errore di non aver portato a compimento la riforma dell’ordinamento penitenziario. Avrebbe dovuto farlo, il Governo […]

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 23 maggio 2018
Onestamente quanto tardivamente Andrea Orlando, in occasione della Festa della polizia penitenziaria, ha ammesso l’errore di non aver portato a compimento la riforma dell’ordinamento penitenziario. Avrebbe dovuto farlo, il Governo Gentiloni, nel febbraio scorso, all’indomani dei pareri favorevoli delle Camere, se solo non avesse temuto di perdere quel che aveva già perso: il voto dei penultimi, solleticati dagli imprenditori politici della paura alla guerra incivile contro gli ultimi, quelli che stanno in carcere, quelli che arrivano dal mare. Avrebbe potuto farlo anche nelle scorse settimane, se solo si fosse sottratto alla vergognosa melina istituzionale che ha tenuto bloccato il Parlamento...

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