Visioni
Resnais, lo shock in ogni film
Cinema Il regista francese era una figura familiare, negli anni Ottanta, dei cineforum di provincia. I suoi capolavori uscivano anche regolarmente in sala, venivano visti e discussi
Una scena da «Mélo» di Alain Resnais
Cinema Il regista francese era una figura familiare, negli anni Ottanta, dei cineforum di provincia. I suoi capolavori uscivano anche regolarmente in sala, venivano visti e discussi
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 4 marzo 2014
Chi si è allenato nelle palestre dei cineforum di provincia, nutre un affetto particolare per Alain Resnais. Nel 1980, Mon oncle d’Amerique inaugura un decennio di grande attività del regista che si chiude con Voglio tornare a casa! Dalle parti degli anni Ottanta sembrava che la nouvelle fosse ancora in pieno fermento. Truffaut, Chabrol e persino Godard si vedevano ancora al cinema. Eric Rohmer era irrefrenabile e Resnais lo sperimentatore instancabile. Coloro che per ragioni anagrafiche s’erano persi pezzi cinematografici consistenti della decade prodigiosa precedente, attraverso Resnais (e Rohmer) potevano continuare a dialogare con questa «cosa» che era stata (?)...