Visioni
Resnais, ossessione fumetto
Comics & Cinema L'amore per i comics del regista francese influenzò anche il suo linguaggio cinematografico, dalle inquadrature spericolate ai rapidi cut
Comics & Cinema L'amore per i comics del regista francese influenzò anche il suo linguaggio cinematografico, dalle inquadrature spericolate ai rapidi cut
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 4 marzo 2014
È difficile pensare al cinema di Alain Resnais senza tenere conto del suo amore dichiarato per i fumetti. Fosse stato per lui, forse il suo primo lungometraggio sarebbe stato il western Red Ryder basato sulla striscia di Fred Harman del 1938. Invece due anni dopo, nel 1959, fu Hiroshima mon amour, grande rivelazione all’epoca al festival di Cannes. Ma quell’onda nuova che si abbatté sulla spiaggia della Croisette aveva le nuvolette nel proprio genoma, tant’è che l’anno dopo anche Jean-Luc Godard rese omaggio alle bandes dessinées nel suo film manifesto Fino all’ultimo respiro. Il protagonista interpretato da Jean Paul Belmondo...