«Retake» e decoro irrompono sul voto romano
Roma I «retakers» sono nella gran parte dei casi giovani tra i venti e i trent’anni. I loro volantini esprimono una cultura contraddittoria. Da un lato, parlano di «beni comuni», evocano i temi del civismo e rivendicano la partecipazione diretta. Dall’altro, cavalcano i temi del decoro e della lotta al degrado che costituiscono il nucleo di un pensiero all’apparenza trasversale, post-ideologico e pragmatico e che rimanda alla «tolleranza zero»
Roma I «retakers» sono nella gran parte dei casi giovani tra i venti e i trent’anni. I loro volantini esprimono una cultura contraddittoria. Da un lato, parlano di «beni comuni», evocano i temi del civismo e rivendicano la partecipazione diretta. Dall’altro, cavalcano i temi del decoro e della lotta al degrado che costituiscono il nucleo di un pensiero all’apparenza trasversale, post-ideologico e pragmatico e che rimanda alla «tolleranza zero»