Internazionale
Retromarcia Anp, ora accetta fondi palestinesi decurtati da Israele
Israele/Territori occupati Otto mesi fa il presidente Abu Mazen aveva proclamato «Vogliamo i nostri soldi fino all’ultimo centesimo, tutto o niente». Il possibile crollo dell'Anp per mancanza di fondi lo ha costretto a fare un passo indietro
Israele/Territori occupati Otto mesi fa il presidente Abu Mazen aveva proclamato «Vogliamo i nostri soldi fino all’ultimo centesimo, tutto o niente». Il possibile crollo dell'Anp per mancanza di fondi lo ha costretto a fare un passo indietro
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 6 ottobre 2019
Michele GiorgioGERUSALEMME
«Vogliamo i nostri soldi fino all’ultimo centesimo, tutto o niente, altrimenti non li vogliamo. Non ci piegheremo mai a questa inaccettabile decisione di Israele». Furono queste, otto mesi fa, le frasi pronunciate dal presidente dell’Anp Abu Mazen in reazione al passo arbitrario fatto da Netanyahu di defalcare dai rimborsi doganali spettanti mensilmente al governo palestinese (in media 170 milioni di dollari) la quota corrispondente all’ammontare dei sussidi mensili (circa 12 milioni) che l’Anp versa ai prigionieri politici e alle famiglie dei martiri, i palestinesi uccisi dall’esercito israeliano. Per Netanyahu quei fondi sono una «ricompensa ai terroristi». Per Abu Mazen rappresentano...