Europa
Ribadita la rigidità di Dublino. Avramopoulos: «Va cambiato»
Sentenza della Corte Ue Nessuna possibilità di visti umanitari di transito o deroghe per afflussi eccezionali di profughi nei paesi di confine dell'Unione: è quanto stabiliscono i giudici europei del Lussemburgo su tre casi di profughi dalla Croazia
migranti e richiedenti asilo sulle coste italiane
Sentenza della Corte Ue Nessuna possibilità di visti umanitari di transito o deroghe per afflussi eccezionali di profughi nei paesi di confine dell'Unione: è quanto stabiliscono i giudici europei del Lussemburgo su tre casi di profughi dalla Croazia
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 27 luglio 2017
Le sorelle Khadija e Zainab Jafari, stanche e stordite dal lungo viaggio dall’Afghanistan sulla rotta balcanica erano salite, insieme ai figli, su uno di quei treni messi a disposizione dal governo croato e stipati all’inverosimile di profughi in fuga dalle guerre. Il treno era diretto oltre la frontiera, in quell’Austria che seguendo la dottrina Merkel delle «porte aperte» si era offerta di accogliere una parte di quella umanità dolente sbarcata in massa sulle isole della Grecia di fronte alla Turchia. Era due anni fa, il 2015. Poi tutto è cambiato, la porta dell’Austria si è richiusa insieme alla rotta balcanica,...