Lavoro

Ricatto Almaviva, il difficile no dei romani

Ricatto Almaviva, il difficile no dei romaniLavoratori Almaviva – Simona Granati

Lavoro Tre mesi di cassa integrazione per negoziare meno salario e diritti, altrimenti il colosso dei call center sposta tutto in Romania. Il governo complice dell'azienza, le Rsu di Napoli firmano, quelle di Roma no. E devono subire così 1.666 licenziamenti

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 23 dicembre 2016
Possiamo solo immaginare cosa possa voler dire per un delegato firmare per il proprio licenziamento e quello dei suoi 1665 colleghi: dopo le battaglie comuni, una lunga trattativa, il buio e lo sconforto. È accaduto la scorsa notte al ministero dello Sviluppo, quando i giornali di ieri erano già nelle rotative e riportavano tutti la stessa notizia: Almaviva, c’è l’accordo, le 2.511 procedure di mobilità sono congelate per tre mesi e si continua a trattare. E invece dopo l’ok dei sindacati e dell’azienda alla proposta Calenda-Bellanova (erano stati chiamati ad avallarla anche Camusso, Furlan e Barbagallo), da mezzanotte in poi...

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