Alias Domenica

Richard Powers, concrete astrazioni

Richard Powers, concrete astrazioniJoel Meyerowitz, New York, 1963

Narrativa americana I primi tre romanzi dello scrittore di Evanston proposti insieme da La nave di Teseo, che traduce per la prima volta «Canone del desiderio», tra musica, scienza e intuizione creativa

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 5 luglio 2020
Poco più che sessantenne, Richard Powers appartiene a pieno titolo a quella grande tradizione sperimentale che, da maestri del postmoderno come Pynchon e DeLillo fino ai più temerari innovatori della fine dello scorso millennio, William Vollmann e David Foster Wallace, ha sempre concepito la scrittura come evento dialogico, confronto con un lettore che è chiamato a scoprire e spesso «inventare» il senso dell’opera che ha davanti. Reduce da studi scientifici e letterari e da una precoce esperienza di programmatore informatico, Powers ha scritto tredici romanzi in poco più di trent’anni, confrontandosi con molti dei temi su cui rischia di giocarsi...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi