Cultura

Richard Sennett dentro la corrosione del legame sociale

Richard Sennett dentro la corrosione del legame socialeUn murales di Charles Leval

Intervista «L’essere umano ha una caratteristica che spesso rimuove: è un animale portato a muoversi e spostarsi per vivere insieme ai suoi simili. Chi respinge i migranti dimentica questa propensione sociale della natura umana, rimuovendo così il fatto che discende lui stesso da altri migranti». Parla il sociologo statunitense

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 30 giugno 2015
Richard Sennett è stato recentemente ospite del Premio Hemingway, giunto alla trentunesima edizione, per la sezione “Avventura del Pensiero” a Lignano Sabbiadoro, una sorta di anticipazione di «Pordenonelegge». È un uomo molto gentile e riservato, questo sociologo settantaduenne caratterizzato da una schiera di ammiratori che in tutto il mondo attendono ogni volta con ansia che esca un suo nuovo libro. Forse perché centellina i suoi volumi, visto che il terzo libro del suo progetto «Homo faber», una trilogia iniziata nel 2008 con L’uomo artigiano e proseguita nel 2012 con Insieme. Rituali, piaceri, politiche della collaborazione (entrambi pubblicati da Feltrinelli), si...

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