Alias Domenica
Richard Stern inventa un precursore dei network: “Golk”, dal reale al dramma
«La televisione non può essere spontanea se non lo è la vita, e la vita non lo è»: suona così la filosofia di Sydney Pomeroy, in arte Golk, il produttore […]
Douk Atkin, Electric Hearth
«La televisione non può essere spontanea se non lo è la vita, e la vita non lo è»: suona così la filosofia di Sydney Pomeroy, in arte Golk, il produttore […]
Pubblicato più di 7 anni fa
«La televisione non può essere spontanea se non lo è la vita, e la vita non lo è»: suona così la filosofia di Sydney Pomeroy, in arte Golk, il produttore e attore televisivo al centro dell’omonimo romanzo dello scrittore newyorkese Richard Stern (riproposto da Jaca Book nella traduzione di Vincenzo Mantovani, pp. 220, euro 15,00). Rileggendolo viene spontaneo tornare a verificare la data della prima pubblicazione, tanto sembra impossibile che un romanzo così attuale risalga al 1960. Le teorie di Golk suonano, infatti, anacronisticamente familiari nell’era dei social network, quando i dibattiti sulle sistematiche violazioni della privacy e sulla legittimità...