Alias Domenica
Richard Yates, vite non qualsiasi, ma assestate su quel non
Scrittori americani Datato 1984, penultimo romanzo dell'autore di «Revolutionary Road», «Young Hearts Crying» affronta le ambizioni mancate dei giovani protagonisti: ora minimum fax lo traduce con il titolo «Il vento selvaggio che passa»
Larry Winograd, «New York, 1966»
Scrittori americani Datato 1984, penultimo romanzo dell'autore di «Revolutionary Road», «Young Hearts Crying» affronta le ambizioni mancate dei giovani protagonisti: ora minimum fax lo traduce con il titolo «Il vento selvaggio che passa»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 1 marzo 2020
Le pagine di Richard Yates non condividono con quelle di altri grandi scrittori americani il mistero che si nasconde, a volte, nei risvolti delle vite qualunque; né risale a noi dalle sue trame il fascino di quella nebbiolina di noia che pervade tante esistenze consegnate a un destino del quale non si è tentato il riscatto: quelle dei protagonisti di Yates spesso non sono vite ordinarie, e tuttavia si assestano drammaticamente sulla soglia di quel non. Di certo non sono senza promesse le parabole che si direbbero ascendenti di Michael Davenport e Lucy Blaine, i protagonisti di Il vento selvaggio...