Visioni

Richie Havens, il mantra che infiammò Woodstock

Richie Havens, il mantra che infiammò WoodstockRichie Havens sul palco di Woodstock 1969

Musica Morto a 72 il musicista afroamericano, Freedom fu l'inno della controcultura. Di recente fu riscoperto da Tarantino in Django Unchained

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 24 aprile 2013
Sette lettere. Freedom, libertà. Semplicemente libertà. Non c’era sottotesto in quella canzone, chiara sintesi ripetuta, urlata accompagnandosi alla chitarra di fronte alla folla oceanica assiepata nella tre giorni di Woodstock, di cui interpretava perfettamente l’anima. Richie Havens, il suo autore, il folk singer dall’aspra e terrigna voce che riprendeva i toni del blues e del soul, se ne è andato a 72 anni, stroncato da un infarto. Arrivava dal ghetto, più precisamente da Bedford Stuyvesan, da Brooklyn, ultimo di nove fratelli, per approdare ai Cafè del Village dove si era fatto le ossa diventando, nel tempo, una risposta ’nera’ a...

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