Visioni

Rick Wakeman, il prog per piano e voce

Rick Wakeman, il prog per piano e voceRick Wakeman

Musica L’ex-tastierista degli Yes, classe 1949, si carica sulle spalle l’intera leggenda del genere - con una esaltante chiusura beatlesiana - in una convincente performance solista

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 7 maggio 2017
C’è qualcosa di storto che rende ancora moderno ed estremamente adattabile alla nostra “meticcia” contemporaneità il progressive? Parrebbe proprio di sì, ad assistere alla risposta di pubblico intervenuta al Teatro Manzoni di Milano per il secondo dei tre concerti “Piano Solo” del minitour di Rick Wakeman. Dunque, è l’ex-tastierista degli Yes, classe 1949, a caricarsi sulle spalle l’intera leggenda del “prog” anni ’70, vista l’uscita di scena tragica dell’amico-rivale di sempre, Keith Emerson, e la scomparsa di Greg Lake, due “pezzi” degli EL&P, l’unico gruppo che poteva competere per popolarità con la band di Wakeman, Anderson e Howe. Infatti, più...

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