Europa
Riconversione eco, gli operai occupano la fabbrica del Titanic a Belfast
Irlanda del Nord Centotrenta lettere di licenziamento, lo storico cantiere navale Harland & Wolff verso la chiusura. Ma le maestranze hanno un piano sostenibile e chiedono la nazionalizzazione
La protesta degli operai della Harland & Wolff di Belfast, in basso il Titanic nel cantiere e le gru gialle della compagnia – LaPresse
Irlanda del Nord Centotrenta lettere di licenziamento, lo storico cantiere navale Harland & Wolff verso la chiusura. Ma le maestranze hanno un piano sostenibile e chiedono la nazionalizzazione
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 24 agosto 2019
Una vecchia e struggente ballata irlandese dei Fureys recita: «A est della città, ai piedi della collina / C’è una ciminiera altissima, con su scritto Belfast Mill. / Ma ora di fumo non ne esce più / Perché lo stabilimento è chiuso, e non tornerà. / L’unica melodia che sento è il rumore del vento / Mentre spazza la città…». I versi modificano la versione originale, americana, spostandola da Aragon in Georgia, a Belfast in Irlanda del Nord; ma la storia è sempre la stessa, quella di operai che, al cambio repentino, quanto previsto e atteso delle contingenze economiche, perdono...