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Ricordi in forma di versi dell’ultimo ragazzo di vita

Ricordi in forma di versi dell’ultimo ragazzo di vitaAutoritratto di Silvio Parrello da giovane

Pecetto Sono lontani i tempi della marrana, ora Silvio Parrello - er Pecetto - è pittore e poeta, un baluardo contro l'oblio

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 25 luglio 2015
“Erano più di una cinquantina, e invasero il piccolo spiazzo d’erba sporca intorno al trampolino: per primo partì il Monnezza, biondo come la paglia e pieno di cigolini rossi, e fece un carpio con le sette bellezze: gli andarono dietro Remo, lo Spudorato, il Pecetto,il Ciccione…”questo il modo in cui Pasolini in “Ragazzi di vita”introduce Pecetto, un border-line che ne diverrà negli anni a venire,inaspettatamente,una sorta di aedo omerico. ‘Pecetto’ perché il padre faceva il calzolaio ed usava la pece per impastare e fissare le suole allo spago. E prima di tornare alla vita civile a fare er carzolaro era...

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