Italia
Ricorso degli atei Uaar all’Agcom: «In tv alla Chiesa il 95% del tempo»
Religioni Secondo gli atei agnostici e razionilisti la chiesa cattolica gode di un'ingiustificata posizione dominante nell'informazione. L'autority respinge l'istanza: non esiste la par condicio della fede
I serpenti di Cocullo sulla statua di san Domenico – Reuters
Religioni Secondo gli atei agnostici e razionilisti la chiesa cattolica gode di un'ingiustificata posizione dominante nell'informazione. L'autority respinge l'istanza: non esiste la par condicio della fede
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 12 dicembre 2014
Atei e credenti in fedi diverse da quella cattolica possono stare tranquilli: in tema di informazione religiosa, la Rai rispetta pienamente il pluralismo. Lo ha sancito l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, rispondendo ad un esposto dell’Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) in cui si lamentava la pesante «violazione del pluralismo informativo in materia di religione» da parte della tv di Stato. «La Chiesa cattolica gode di una autentica e ingiustificata posizione dominante», aveva denunciato l’Uaar, «la Rai trasmette in pratica un solo messaggio, quello dei cattolici», mentre «lo spazio riservato ad altre concezioni del mondo è estremamente...