Europa
Ricorso fondato, speranza per Assange
Nemico pubblico Il fondatore di WikiLeaks resta nel carcere duro di Belmarsh, per i giudici inglesi ha il diritto di presentare appello contro l’estradizione negli Usa. Hanno pesato il rischio di condanna a morte e di non poter invocare il primo emendamento
Attivisti per la libertà di Julian Assange davanti all’Alta Corte di Londra – Ansa
Nemico pubblico Il fondatore di WikiLeaks resta nel carcere duro di Belmarsh, per i giudici inglesi ha il diritto di presentare appello contro l’estradizione negli Usa. Hanno pesato il rischio di condanna a morte e di non poter invocare il primo emendamento
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 21 maggio 2024
Leonardo ClausiLONDRA
La giornata, tersa e luminosa, autorizzava a presagirlo. Quando, davanti alla sede dell’Alta Corte, sullo Strand, viene finalmente data la notizia che Julian Assange potrà finalmente ricorrere in appello contro l’estradizione negli Usa, le centinaia di suoi sostenitori si abbandonano alla gioia mista a sollievo. I due giudici britannici hanno appena accolto le istanze del collegio della difesa del giornalista-hacker australiano, secondo cui il governo statunitense non saprebbe garantirgli la protezione del primo emendamento della costituzione americana, quello sulla libertà di espressione. NON È CHE UN PICCOLO passo verso la fine di un incubo per lui e la famiglia, non...