Lavoro

Rider, lo sfruttamento è caporalato

Rider, lo sfruttamento è caporalatoRider al lavoro – Tam Tam

Gig economy 44 ciclofattorini di Uber Eats saranno risarciti con 10 mila a testa. Lo ha deciso la gup milanese De Pascale che ha inflitto 3 anni e 8 mesi a un intermediario della filiale italiana, un ramo di azienda della multinazionale Uber nelle consegne a domicilio

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 16 ottobre 2021
Il reato è il caporalato. La condanna è la prima in Italia e non riguarda più l’agricoltura, ma l’economia delle piattaforme digitali specializzata nel consegnare pizze e altre merci a domicilio. Anche nell’«economia dei lavoretti» («gig economy») si sfruttano i lavoratori (i ciclofattorini, i rider) come i braccianti, soprattutto migranti, nella raccolta di pomodori nelle campagne di tutto il paese. Per questa ragione ieri, a Milano, la giudice dell’udienza preliminare Teresa De Pascale ha inflitto una pena di 3 anni e 8 mesi a Giuseppe Moltini, uno dei responsabili delle società di intermediazione coinvolte nell’inchiesta del Nucleo di polizia economico...

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