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Riecco il depistaggio dell’«appassionato» Al Sisi (e di Alfano)
Giulio Regeni Di quale verità parla il nostro massimo responsabile della diplomazia? Fino a ieri erano due le verità certe: la tortura in Egitto come pratica sistematica e il corpo torturato a morte di Giulio Regeni. Ora ne abbiamo un’altra: l’Italia con le parole di Alfano ha scelto la via dell’ingiustizia
Manifestazione del 25 gennaio 2017, a un anno dalla scomparsa di Giulio – LaPresse
Giulio Regeni Di quale verità parla il nostro massimo responsabile della diplomazia? Fino a ieri erano due le verità certe: la tortura in Egitto come pratica sistematica e il corpo torturato a morte di Giulio Regeni. Ora ne abbiamo un’altra: l’Italia con le parole di Alfano ha scelto la via dell’ingiustizia
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 10 novembre 2017
Siamo sufficientemente esperti da sapere che la verità storica non è sovrapponibile alla verità processuale. Ogni investigazione su fatti criminali – di minore o maggiore rilevanza pubblica – è un procedimento più o meno faticoso, lungo, inquieto, stentato di approssimazione alla verità. La parola ‘verità’ va usata con grande cautela, con assoluto rispetto. Ieri invece è stata maltrattata, abusata a proposito di Giulio Regeni. «Siamo convinti che il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi sia un interlocutore appassionato nella ricerca della verità»: queste le parole del ministro degli esteri Angelino Alfano. Di quale verità parla il nostro massimo responsabile della...