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Riecco la buona educazione (da caserma però)
In una parola Mentre si discute di un possibile ritorno alla leva, perché non piuttosto ad un «servizio nazionale e europeo di cura», che fosse obbligatorio per i ragazzi e facoltativo per le donne, rivolto però non alla cultura delle caserme, ma all’impegno per l’integrazione culturale e sociale, degli stranieri e di tutti?
In una parola Mentre si discute di un possibile ritorno alla leva, perché non piuttosto ad un «servizio nazionale e europeo di cura», che fosse obbligatorio per i ragazzi e facoltativo per le donne, rivolto però non alla cultura delle caserme, ma all’impegno per l’integrazione culturale e sociale, degli stranieri e di tutti?
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 14 agosto 2018
Bisogna restaurare le famiglie rigidamente composte da mamme e papà, senza alcuna deroga, ma non basta. C’è sempre il rischio che ragazzi e ragazze non imparino la «buona educazione». (Ma non eravamo ormai quasi tutti contro il «politicamente corretto» ecc.? Evidentemente solo ai ministri dell’Interno sono concesse volgarità, faziosità, comportamenti maleducati…). Ma se non bastano le buone famiglie come Natura e Dio comandano per mettere in riga i giovani ci vorrà un bel servizio militare obbligatorio (anche se un po’ più smilzo di una volta: 6 mesi e su base regionale – comunque vicino a mamma e papà! – al...