Politica
Riecco la legge elettorale: c’è la data ma non ci sono i voti
Alla camera Calendarizzata a fine luglio, la proposta Brescia di proporzionale con sbarramento al 5% non piace più a Renzi. Il rischio è che salti anche il minimo «riequilibrio» al taglio dei parlamentari, in arrivo con il referendum
L'aula della camera dei deputati
Alla camera Calendarizzata a fine luglio, la proposta Brescia di proporzionale con sbarramento al 5% non piace più a Renzi. Il rischio è che salti anche il minimo «riequilibrio» al taglio dei parlamentari, in arrivo con il referendum
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 luglio 2020
L’ultima settimana di luglio arriverà in aula alla camera la legge elettorale. Lo ha stabilito ieri la conferenza dei capigruppo. Ma accadrà davvero? Il dubbio c’è perché il testo che a gennaio aveva registrato un accordo di massima nella maggioranza, adesso non ha più i voti. Era stato Renzi, impuntandosi contro il sistema spagnolo proposto all’inizio da Pd, 5 Stelle e Leu, a spostare i giallo-rossi sul proporzionale con sbarramento alto. Sei mesi fa – da tanto la legge elettorale non era al centro dell’attenzione – Italia viva dichiarava di non temere la soglia al 5%. Oggi evidentemente non è...