Visioni
Rifiuto sonico oltre il tempo per un «noi» in espansione
Live Works I prigionieri africani della Prima guerra mondiale nella ricerca sonora degli artisti Mohamed-Ali Ltaief, Lamin Fofana e Tarxun. Il concetto di «campo» fino alle università occupate, l’archivio al presente
Mohamed-Ali Ltaief e Tarxun in «The Concretely WE» – foto di Alessandro Sala, courtesy Centrale Fies
Live Works I prigionieri africani della Prima guerra mondiale nella ricerca sonora degli artisti Mohamed-Ali Ltaief, Lamin Fofana e Tarxun. Il concetto di «campo» fino alle università occupate, l’archivio al presente
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 28 luglio 2024
Lucrezia ErcolaniDRO (TRENTO)
«Negli archivi mancano le registrazioni dei nostri artisti ai tempi delle due guerre mondiali, perché? Cosa è successo alla nostra gente? Per uscire dal campo e non essere vittime, bisogna portare queste domande nel presente». Così parla Mohamed-Ali Ltaief, artista tunisino che incontriamo a Centrale Fies, il centro di ricerca per le arti performative di Dro, in Trentino. Il giorno prima aveva presentato il suo lavoro The Concretely WE: Voices from within the camp insieme al musicista della Sierra Leone di base a New York Lamin Fofana – la sua ricerca sul black noise è approdata lo scorso anno alla...