Politica

Rifondazione Pd, da ex Sel a Monti

Rifondazione Pd, da ex Sel a MontiIl presidente del consiglio Matteo Renzi – Aleandro Biagianti

Democrack Calano gli iscritti? Il segretario fa il pieno di nuovi parlamentari, recupera le liberali «opportunità» e adatta la vecchia vocazione maggioritaria. E dalla direzione del partito lancia la sua Leopolda. Niente sanzioni per la minoranza che non ha votato l’art. 18 e che andrà al corteo Cgil. Il governo rischierebbe di perdere il senato

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 21 ottobre 2014
Dai fuoriusciti di Sel agli ex di Scelta civica, «da Gennaro Migliore fino a Andrea Romano e quella parte di Scelta civica che vuole stare a sinistra» . Alla direzione Pd Renzi ridisegna il suo partito, allargando al massimo della capienza la vocazione maggioritaria già tentata da Veltroni. E lo fa ormai senza inciampi ideologici o programmatici, perché la sinistra – dice – «è dare opportunità», «liberare i talenti», «senza lasciare indietro nessuno», un’idea liberal che apre praterie almeno sul fronte destro. «È finito l’art.18 del voto, la gente non continua a votare gli stessi comunque vada ma fa zapping»....

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