Politica
Riforma del Csm, Salvi e le toghe di sinistra bocciano il maggioritario di Bonafede
Giustizia Il nuovo sistema elettorale immaginato dal ministro per l'elezione di giudici e pm nel Consiglio superiore si avvicina al varo, ma piace sempre meno ai diretti interessati. Area, la corrente di sinistra, dice no al «bipolarismo nella magistratura». E il pg della Cassazione Salvi definisce il metodo «totalmente da espellere».
Il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi
Giustizia Il nuovo sistema elettorale immaginato dal ministro per l'elezione di giudici e pm nel Consiglio superiore si avvicina al varo, ma piace sempre meno ai diretti interessati. Area, la corrente di sinistra, dice no al «bipolarismo nella magistratura». E il pg della Cassazione Salvi definisce il metodo «totalmente da espellere».
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 giugno 2020
«Il Consiglio superiore della magistratura non è un piccolo parlamento. È un organo deputato all’amministrazione delle giustizia, non deve governare secondo maggioranza». E dunque «il principio maggioritario è totalmente da espellere». Bocciatura più netta del nuovo sistema elettorale per i magistrati nel Csm non poteva arrivare, A firmarla è direttamente il procuratore generale della Cassazione, il primo magistrato dell’accusa nel nostro sistema, Giovanni Salvi. Anche lui ex componente del Csm, Salvi è intervenuto ieri a una giornata di riflessione sulla riforma del Consiglio superiore organizzata da Area democratica per la giustizia, la corrente di sinistra delle toghe. E ha lanciato...