Politica
Riforme, gli slogan falsi di Renzi
Riforme Le parole d’ordine della propaganda per il Sì al referendum sono smentite dall’analisi del testo delle riforma. Che il presidente del Consiglio fa difendere da un giurista già consigliere di Bossi e tifoso della devolution di Berlusconi
Matteo Renzi
Riforme Le parole d’ordine della propaganda per il Sì al referendum sono smentite dall’analisi del testo delle riforma. Che il presidente del Consiglio fa difendere da un giurista già consigliere di Bossi e tifoso della devolution di Berlusconi
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 22 maggio 2016
Ha mantenuto la promessa di essere demagogico Matteo Renzi, che ieri a Bergamo ha aperto la campagna elettorale del Sì quando mancano quattordici giorni alle elezioni amministrative e quattro mesi almeno al referendum costituzionale. La comunicazione è assai ben studiata, si vede la mano del consigliere americano. Il discorso del presidente del Consiglio rimanda ai volantini diffusi dal Pd nei banchetti che raccolgono le firme per il Sì, alle schede sulla riforma pubblicate ieri dall’Unità e al materiale di propaganda diffuso dal sito Bastaunsi. Nel complesso sono tre i punti di attacco. La riforma semplifica. La formula viene tradotta in...