Politica

Riforme, i moderati del No

Riforme, i moderati del No

Costituzione Undici ex presidenti della Consulta e cinque vice insieme a molti altri prestigiosi giuristi si schierano contro la legge Renzi-Boschi. Un appello che non vuol confondersi con quello dei colleghi del comitato referendario, ma che approda alle stesse conclusioni

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 23 aprile 2016
Come il poeta, i cinquantasei giuristi che hanno firmato un nuovo appello sulla riforma costituzionale sanno ciò che non sono e ciò che non vogliono. «Non siamo fra coloro che indicano questa riforma come l’anticamera di uno stravolgimento totale dei principi della nostra Costituzione e di una sorta di nuovo autoritarismo», scrivono, prendendo immediatamente le distanze dai colleghi costituzionalisti confluiti nel comitato del No al referendum sulla riforma. Ma subito dopo aggiungo di non volerla neanche loro, la legge Renzi-Boschi che può cambiare oltre un terzo della Costituzione. La considerano «una potenziale fonte di nuove disfunzioni del sistema istituzionale» nonché...

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