Politica

Riforme, il cronometro è già saltato

Parlamento Letta assicura: sarà rispettato il termine dei 18 mesi. Ma alla camera regolamento e ingorgo dei decreti mettono in dubbio la previsione. E il disegno di legge costituzionale è già cambiato per tener conto del ritardo

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 5 luglio 2013
Le riforme costituzionali sono entrate nel vertice di maggioranza di ieri. Alla fine Enrico Letta, rassicurante su tutto, ha garantito l’intenzione del governo di rispettare l’impegno assunto davanti al parlamento nel giorno della prima fiducia: riforme avviate a conclusione entro 18 mesi oppure «ne trarremo le conclusioni» – dimissioni, si vuol fare intendere. Letta promette entro 18 mesi «il completamento del percorso di riforme costituzionali, che porti alla riduzione del numero dei parlamentari, al nuovo sistema con la fine del bicameralismo paritario, naturalmente la nuova legge elettorale». Tutto quindi, anche la nuova legge elettorale di sistema che nelle intenzioni dell’esecutivo...

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