Politica

Riforme, il Nazareno è più forte degli annunci

Riforme, il Nazareno è più forte degli annunciL'aula del senato

In aula il patto sopravvive a se stesso. La minoranza del Pd chiede di cambiare l'Italicum, mentre la settimana prossima riprendono le votazioni sul disegno di legge costituzionale. Ma la ministra Boschi chiude: non si cambia niente

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 5 febbraio 2015
«Contenti tutti». «Meglio così». «Sarà più facile» si compiacciono i colonnelli renziani della morte presunta del patto del Nazareno. Con troppo entusiasmo, fanno notare nella minoranza Pd, visto che quel patto era presentato come indispensabile per le riforme. Si prenota allora l’ala bersaniana: senza Berlusconi si potranno cambiare le riforme. Ma non è aria: andiamo avanti senza modifiche, chiude il discorso la ministra Boschi. Revisione costituzionale e legge elettorale sono entrambe alla camera. La prima riparte martedì, con venti articoli e 1.600 emendamenti da votare. Tanti, ma i tempi (contingentati) sono in scadenza. Facile allora prevedere tensione in aula e...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi