Politica
Riforme, si balla e i tempi si allungano
Da Bruxelles Matteo Renzi tuona contro quella parte del Pd «minoritaria» che «riapre discussione che sembravano chiuse» ogni volta che lui va all’estero. A Roma salgono a 19 i senatori […]
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Da Bruxelles Matteo Renzi tuona contro quella parte del Pd «minoritaria» che «riapre discussione che sembravano chiuse» ogni volta che lui va all’estero. A Roma salgono a 19 i senatori […]
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 28 giugno 2014
Da Bruxelles Matteo Renzi tuona contro quella parte del Pd «minoritaria» che «riapre discussione che sembravano chiuse» ogni volta che lui va all’estero. A Roma salgono a 19 i senatori della maggioranza che non digeriscono le riforme del premier. Ieri si è aggiunta la firma di Tito Di Maggio, dei Popolari per l’Italia, agli emendamenti di Vannino Chiti e Mario Mauro che tra l’altro chiedono un senato elettivo. E i numeri nell’aula di palazzo Madama, come dice anche il presidente Piero Grasso, sono dunque «sul filo del rasoio», nonostante l’ottimismo sfoggiato ieri dal pur irritato presidente del consiglio, che annuncia...