Europa

Rifugiati: i Balcani sotto pressione

Crisi umanitaria Juncker convoca un mini-vertice domenica tra Europa del sud-est (più Germania e Austria) con Macedonia e Serbia. La politica della redistribuzione è già travolta dalle cifre in crescita. In Francia, "Appello di Calais" firmato da 800 intellettuali, per ritrovare "dignità" nell'accoglienza (nella "giungla" i rifugiati sono saliti a 6mila, raddoppiati in poche settimane). Hollande in Grecia per rassicurare dopo le promesse di Merkel alla Turchia

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 22 ottobre 2015
Jean-Claude Juncker ha convocato per domenica un mini-vertice Ue-Balcani a Bruxelles. Ci saranno i paesi del sud-est europeo, Bulgaria, Romania, Ungheria, Slovenia, Grecia, paesi di transito dei rifugiati, accanto a Germania e Austria, destinazioni di arrivo. Sono invitate Serbia e Macedonia, che incontreranno, oltre alla Ue e alla presidenza lussemburghese, anche rappresentanti di Frontex, dell’Easo (Ufficio europeo per l’asilo) e dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati. La Ue cerca di trovare una soluzione al caos che sta sopraffacendo i Balcani, mentre i piani europei di ricollocamento di 160mila persone sono ormai travolti dalla cifre in crescita, 643mila entrati nella Ue...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi