Europa
Rifugiati: l’Europa nella confusione
Piano Juncker Lunedi' potrebbe non esserci nessun accordo definitivo sulle quote, nuovo Consiglio Interni l'8 ottobre. L'Onu fa pressione sulla Ue. Il gruppo Visegrad ribadisce il "no" alle quote (come la Danimarca). Il governo francese riprende coraggio, mentre la destra affonda (anche nell'ignominia). Malumori della Csu bavarese
Il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker – Lapresse-Reuters
Piano Juncker Lunedi' potrebbe non esserci nessun accordo definitivo sulle quote, nuovo Consiglio Interni l'8 ottobre. L'Onu fa pressione sulla Ue. Il gruppo Visegrad ribadisce il "no" alle quote (come la Danimarca). Il governo francese riprende coraggio, mentre la destra affonda (anche nell'ignominia). Malumori della Csu bavarese
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 12 settembre 2015
Anna Maria MerloPARIGI
La confusione continua in Europa. L’appuntamento di lunedi’ dei ministri degli Interni della Ue potrebbe non essere decisivo per trovare un accordo a 28 sulla redistribuzione dei rifugiati. Bisognerà probabilmente aspettare l’8 ottobre, cioè un altro mese e un altro Consiglio Interni per una definizione della ripartizione dei 120mila profughi (che si aggiungono ai 40mila di giugno) del piano Juncker. Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, si spazientisce: senza accordo, afferma, bisognerà convocare un vertice straordinario dei capi di stato e di governo, come già ipotizzato dalla Germania. La Ue è sotto pressione: l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati...