Rileggendo «Servabo» di Luigi Pintor
Il divano «Mi era rimasto nell’orecchio che le rivoluzioni riescono quando le preparano quelli che non c’entrano niente, i poeti e i pittori, purché sappiano qual è la loro parte. E poiché gli operai possono fare da soli moltissime cose meglio di chiunque, ma difficilmente un prodotto immateriale com’è un giornale, fui persuaso che questo compito spettava a dei giovani acculturati, purché lo assumessero come un compito speciale: un compito d’onore»
Il divano «Mi era rimasto nell’orecchio che le rivoluzioni riescono quando le preparano quelli che non c’entrano niente, i poeti e i pittori, purché sappiano qual è la loro parte. E poiché gli operai possono fare da soli moltissime cose meglio di chiunque, ma difficilmente un prodotto immateriale com’è un giornale, fui persuaso che questo compito spettava a dei giovani acculturati, purché lo assumessero come un compito speciale: un compito d’onore»