Cultura
Rileggere Beccaria per tornare alle origini del diritto penale
Scaffale «Dei delitti e delle pene», a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, per Giappichelli. Affrontati molti temi dell’oggi, debitamente commentati in un’ottica di rivolgersi anche a un pubblico giovanile per far riscoprire una di quelle pietre miliari da cui si delinea la civiltà giuridica di un Paese
Scaffale «Dei delitti e delle pene», a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, per Giappichelli. Affrontati molti temi dell’oggi, debitamente commentati in un’ottica di rivolgersi anche a un pubblico giovanile per far riscoprire una di quelle pietre miliari da cui si delinea la civiltà giuridica di un Paese
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 19 ottobre 2022
Aprendo Dei delitti e delle pene, il libro a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti (Giappichelli, pp. 144, euro 14) con un atteggiamento certamente incuriosito, ma anche perplesso, ci si chiede cos’altro potrà essere detto attorno alle pagine di Cesare Beccaria a cui tutti ci riferiamo continuamente nel lungo dibattere sulle pene, sul loro significato, sulla concezione che si è andata modulando nei più dei duecentocinquant’anni che ci separano dalla sua pubblicazione? Inoltre, si può essere intimiditi per il fatto che commenti ce ne sono stati molti a cominciare da quello di Voltaire, scritto nel 1766 mentre il testo...