Italia
Rimandato lo sgombero di Castel Romano. I rom: «Ora soluzioni vere»
La mobilitazione di abitanti e associazioni ferma le ruspe. Ma il rischio è che l'appuntamento sia solo rimandato. Intanto a un mese dalla distruzione delle baracche del Foro Italico le persone attendono ancora una soluzione dal Comune o si sono sparse in micro-insediamenti sul territorio. «Lo sgombero mi ha rovinato la vita», dice Giuliana
Lo sgombero dell'insediamento del Foro Italico, 11 agosto 2020 – Daniele Napolitano
La mobilitazione di abitanti e associazioni ferma le ruspe. Ma il rischio è che l'appuntamento sia solo rimandato. Intanto a un mese dalla distruzione delle baracche del Foro Italico le persone attendono ancora una soluzione dal Comune o si sono sparse in micro-insediamenti sul territorio. «Lo sgombero mi ha rovinato la vita», dice Giuliana
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 11 settembre 2020
Giansandro MerliROMA
Questa volta le ruspe dell’amministrazione capitolina sono rimaste a riposo. Avrebbero dovuto abbattere le abitazioni delle famiglie rom dell’area F di Castel Romano, dove vivono 96 persone. La baraccopoli istituzionale, inaugurata nel 2005 dalla giunta Veltroni, conta complessivamente circa 550 abitanti. È situata nella riserva naturale di Decima Malafede ed è stata posta sotto sequestro a luglio di quest’anno nell’ambito di un’inchiesta per reati ambientali. «L’ordine di “lasciare i container dove viviamo” è anche la speranza più forte che nutriamo da anni», hanno scritto il 31 agosto le famiglie sotto sgombero in una lettera alla città e alla sindaca Virginia...