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Ripartiamo dal furto della parola sinistra
Pensiero Unico I veloci cambiamenti nel linguaggio, come nelle categorie politiche, hanno portato a una situazione da cui è difficile uscire. Ma a questo punto è indispensabile farlo
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Pensiero Unico I veloci cambiamenti nel linguaggio, come nelle categorie politiche, hanno portato a una situazione da cui è difficile uscire. Ma a questo punto è indispensabile farlo
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 7 ottobre 2014Edizione 07.10.2014
L’editoriale di Norma Rangeri (il manifesto del 5 ottobre) merita una riflessione a partire dalle “parole” che definiscono il campo politico: la destra e la sinistra nel nuovo secolo. Rangeri parte dalla constatazione di una sinistra da troppi anni terribilmente divisa, litigiosa, autodistruttiva, e auspica la nascita di una «sinistra dei diritti». Soprattutto, mette il dito sul «furto di parole» che contano come «libertà» e «cambiamento», rubate da Berlusconi, la prima, da Renzi la seconda. Ne aggiungerei un’altra rubata dal Pd di Renzi, complice l’ex-Cavaliere: la sinistra. Ripartirei da qui: dal senso delle parole che nel campo della politica, come...