Internazionale

Ritardi e sottovalutazione, Lucho è grave ma stazionario

Ritardi e sottovalutazione, Lucho è grave ma stazionario

Sepulveda ricoverato a Oviedo La prima visita il 27 febbraio, ma i medici spagnoli riscontrano la gravità solo due giorni dopo

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 4 marzo 2020
È sabato 29 febbraio quando finalmente i medici se ne accorgono, quel settantenne che ha la barba bianca del nonno anarchico andaluso e i capelli neri di un avo cileno mapuche non ha solo l’influenza. Le macchie bianche sulla radiografia ai polmoni parlano già chiaro, il tampone è definitivo: il Covid-19 è arrivato nelle Asturie. Ci è arrivato a bordo di un uomo che ha scampato alcune dittature, qualche carcere e infinite lotte, che ha finito per parlare quattro lingue, usare tre passaporti e scrivere libri su libri, biografia in prima linea di una generazione. Si chiama Luis Sepulveda. È...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi