Alias Domenica
Rivière, intermittenze di un cuore dissezionato
Novecento francese Nel 1924 Jacques Rivière, romanziere e critico influente della «NRF», tenne una serie di conferenze su Proust e Freud, poi pubblicate postume. Mario Lavagetto le fece tradurre nell’85, adesso le ripropone Medusa
Juan Gris, Houses in Paris (Maisons à Paris), 1911, New York, Guggenheim Museum
Novecento francese Nel 1924 Jacques Rivière, romanziere e critico influente della «NRF», tenne una serie di conferenze su Proust e Freud, poi pubblicate postume. Mario Lavagetto le fece tradurre nell’85, adesso le ripropone Medusa
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 7 gennaio 2018
«Essere onesti è non avere che pensieri confessabili ma essere sinceri è avere tutti i pensieri». Così scriveva Jacques Rivière (1886-1925) in De la sincérité envers soi-même, uscito nello stesso anno della sua scomparsa. Di inquieta ascendenza cattolica, segretario e poi direttore della mitica «Nouvelle Revue Française», Rivière fu critico, saggista e romanziere che ebbe un’influenza e un’autorità rilevanti a cavallo tra gli anni dieci e venti del Novecento. Amico di Alain-Fournier, l’autore dell’indimenticabile Le grand Meaulnes, di cui sposò la sorella Isabelle, Rivière pubblicò titoli importanti che meriterebbero, anche nel nostro paese, un’opportuna riscoperta editoriale. A cominciare da quel...