Italia
Rivolte Covid, «tra i morti un detenuto pestato»
La testimonianza di cinque reclusi nel carcere di Modena I detenuti che hanno trovato il coraggio di scrivere alla procura e, dunque, di uscire dall’anonimato, sono stati messi in isolamento. Ora vogliono essere ascoltati al più presto sia sui presunti pestaggi sia sulla morte di Salvatore Piscitelli
Il carcere di Ascoli Piceno
La testimonianza di cinque reclusi nel carcere di Modena I detenuti che hanno trovato il coraggio di scrivere alla procura e, dunque, di uscire dall’anonimato, sono stati messi in isolamento. Ora vogliono essere ascoltati al più presto sia sui presunti pestaggi sia sulla morte di Salvatore Piscitelli
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 15 dicembre 2020
Mario Di VitoASCOLI PICENO
Cinque voci rompono il silenzio abissale del carcere per denunciare quanto accaduto tra Modena e Ascoli l’8 e il 9 marzo scorso, mentre cominciava la prima complicatissima fase della pandemia e in una settantina di istituti in Italia si scatenarono violente proteste dovute principalmente al divieto di colloqui con i familiari, ma anche al clima di enorme incertezza che dietro le sbarre è sempre amplificato. Lo scorso 20 novembre cinque detenuti – Claudio Cipriani, Ferruccio Bianco, Mattia Palloni, Francesco D’Angelo e Cavazza Belmonte – hanno scritto alla procura di Ancona chiedendo di essere ascoltati e raccontando nel dettaglio i fatti...