Internazionale

Rivoluzione policolturale, sfida al deserto del Gobi

Rivoluzione policolturale, sfida al deserto del GobiMongolia – Associazione UPM

Mongolia A Elsen Tasarhai, nel cuore di un paese che per il 70% è fatto di aree desertiche, è ricomparso un lago. E con l’acqua sono tornate piante e specie animali che erano scomparse da decenni. Per fare questo è stato necessario riportare l’interazione fra uomo e habitat a una condizione di equilibrio. Con il metodo MA-PI, un sistema di agricoltura «macrobiotica» che Mario Pianesi propone dal 1970

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 19 dicembre 2013
Nel 2013 a Elsen Tasarhai è ricomparso un lago. I giovani di questo piccolo centro del Bulgan, nel cuore della Mongolia, a fatica riuscivano a credere alle descrizioni degli anziani. Proprio lì dove per decenni hanno visto solo sterpaglia, sabbia, rocce e arida terra bianca, sarebbe esistito, in passato, un lago grande. Nella scorsa primavera il lago è riapparso. E intorno al lago una vasta area verde di piante e arbusti selvatici. Per la prima volta in molti decenni il deserto si è ritirato. Ma come è possibile che un’arida distesa di terra bianca si sia trasformata in pochi anni...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi