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Ri-mediamo Il sottosegretario Giacomelli ha parlato concretamente della convenzione in scadenza il 6 maggio. Ma il governo deve chiarire qual è la sua intenzione: rafforzare o indebolire il servizio pubblico
Ri-mediamo Il sottosegretario Giacomelli ha parlato concretamente della convenzione in scadenza il 6 maggio. Ma il governo deve chiarire qual è la sua intenzione: rafforzare o indebolire il servizio pubblico
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 16 marzo 2016
Finalmente, il sottosegretario Giacomelli ha parlato concretamente della convenzione stato-Rai, in scadenza il prossimo 6 maggio. Si tratta dell’atto fondamentale per l’azienda, senza il quale l’intero apparato cessa di avere funzioni e specificità proprie del servizio pubblico, per passare alla normale lista delle società di broadcasting. Le parole sono state pronunciate ieri nel corso dell’audizione presso la competente commissione del senato. Rimane incomprensibile il motivo del ritardo, che inesorabilmente comporterà un rinvio della scadenza, attraverso un intervento legislativo di proroga (sei mesi?). Incomprensibile e persino oscuro, tanto da legittimare il sospetto che non fosse uno slittamento tecnico, bensì una scelta...