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Robert Bevan, monumenti come ideologia

Robert Bevan, monumenti come ideologiaBolzano, palazzo degli uffici finanziari: il bassorilievo littorio di Hans Piffrader («Il trionfo del fascismo») con la scritta luminosa della frase di Hannah Arendt «Nessuno ha il diritto di obbedire»

Editoria Gran Bretagna Di fronte a edifici e statue del passato che celebrano l’esecrabile, distruggere o conservare? Robert Bevan invita all’equilibrio in «Monumental Lies», da Verso

Pubblicato più di un anno faEdizione del 23 aprile 2023
Realtà e credibilità del mondo dipendono in gran parte dal fatto che siamo circondati da cose più durature rispetto all’attività con cui sono state prodotte. Di questo si occupa Robert Bevan, già autore nel 2006 di un saggio sulla valenza politica della distruzione architettonica, The Destruction of Memory: Architecture at War, giornalista, membro dell’ICOMOS e del Blue Shield, ente per la protezione del patrimonio culturale a rischio. Nel suo nuovo lavoro, Monumental Lies Culture Wars and the Truth about the Past (Verso, pp. 384, £ 20,00), Bevan discute le distorsioni ideologiche della verità storica operate intervenendo sui monumenti, ovvero sugli...

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