Alias
Robert Capa e Gerda Taro, la guerra di Spagna vista da vicino
Camera di Torino In centoventi fotografie si sfoglia l’album in bianco e nero di una vicenda esistenziale, sentimentale e professionale: una mostra dall'alto tasso narrativo
Gerda Taro e Robert Capa al Café du Dome, Parigi, 1936 (foto Fred Stein) © International Center of Photography
Camera di Torino In centoventi fotografie si sfoglia l’album in bianco e nero di una vicenda esistenziale, sentimentale e professionale: una mostra dall'alto tasso narrativo
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 17 febbraio 2024
Arianna Di GenovaTORINO
Nella famosa «valigia messicana» di Robert Capa (che poi in realtà erano tre scatole zeppe di rullini e negativi, più di quattromila, affidate a un amico per salvarle dalle truppe tedesche, perdute e poi riapparse in Messico nel 1995 e, dopo varie peripezie, tornate a casa presso l’International Center of Photography di New York fondato dal fratello di Capa, Cornell) non si è trovata nessuna traccia della celebre fotografia del miliziano che muore in diretta, da decenni al centro di una controversia filosofica sullo statuto stesso della verità (visiva e narrativa). L’immagine resterà ammantata nella sua aura misteriosa (tra l’altro,...