Scuola

Rodotà: «Dalla scuola all’Italicum la pedagogia del Capo trasforma la democrazia»

Rodotà: «Dalla scuola all’Italicum la pedagogia del Capo trasforma la democrazia»Un ritratto di Stefano Rodotà – Aleandro Biagianti

Riforma Scuola Intervista. Stefano Rodotà a tutto campo su Matteo Renzi: «Con il preside manager trasferisce la sua visione del potere all’intera società». «La scuola dovrebbe impedire diseguaglianze, il Ddl spinge invece verso la segmentazione sociale». «Chi si oppone al renzismo dovrebbe creare forme di auto-organizzazione e di agire politico per riequilibrare la forte concentrazione di potere istituzionale»

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 21 maggio 2015
«Fino ad oggi ci siamo concentrati sul modello di organizzazione istituzionale emerso dal combinarsi dell’Italicum e della riforma del Senato – afferma Stefano Rodotà – La riforma della scuola approvata ieri alla Camera mostra un elemento radicale: l’idea che Renzi ha della società». Possiamo farne un profilo alla luce delle leggi sul lavoro, della riforma elettorale e di quella costituzionale? La scuola è la parte più importante del Welfare tradizionale. In un momento in cui aumentano disoccupazione e povertà si dovrebbe investire sul suo ruolo di inclusione per impedire il riprodursi delle disuguaglianze. Invece la riforma disconosce che la scuola...

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