Internazionale
Rohingya e bangladesi nelle fosse comuni
La scoperta Campi di detenzione e tortura per migranti al confine tra Malaysia e Thailandia. Autorità conniventi con i trafficanti di persone. Anche Myanmar sotto accusa per i soprusi sulla minoranza musulmana. E dalla premier del Bangladesh arriva una dichiarazione choc: «Chi emigra è un malato mentale»
La polizia malaysiana in uno dei campi riemersi dalla foresta – LaPresse
La scoperta Campi di detenzione e tortura per migranti al confine tra Malaysia e Thailandia. Autorità conniventi con i trafficanti di persone. Anche Myanmar sotto accusa per i soprusi sulla minoranza musulmana. E dalla premier del Bangladesh arriva una dichiarazione choc: «Chi emigra è un malato mentale»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 27 maggio 2015
Non c’è forse un chilometro dalla cittadina di Wang Kelian e il confine tra la provincia tailandese di Satun – e poco più in là di Songkhla – e lo Stato malaysiano del Perlis. Tutt’intorno è foresta, appena intaccata dalle prime coltivazioni dei malesi. È in questa zona all’estremo Nord della Malaysia che domenica scorsa la polizia ha trovato le prime tombe e indizi di fosse comuni. Poi lunedi ha rimosso un corpo in avanzato stato di decomposizione trovato insepolto nella baracca di uno dei campi di raccolta di migranti intercettati dagli inquirenti che già ne hanno contati 28 lungo...