Commenti

Socialità diffusa contro la solitudine del virus

Socialità diffusa contro la solitudine del virusRoma, il Pantheon – Costanza Fraia

Roma e non solo Per un tempo più o meno lungo dovremo convivere con il virus. Criminalizzare i comportamenti sociali o colpevolizzare alcune categorie, ieri i runner oggi i giovani, non porterà da nessuna parte

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 12 giugno 2020
La fase più rigida del confinamento domiciliare si è conclusa. Oltre al ritorno sui posti di lavoro, è di nuovo possibile incontrarsi e circolare liberamente all’aria aperta. Una libertà, però, ancora condizionata, perché il virus non è stato debellato e un vaccino ancora non c’è. Con l’allentamento delle misure, l’attenzione mediatica e politica si è concentrata sui comportamenti dei giovani nelle metropoli, sulle loro forme di socialità e sulla “movida”. Come si esprimerà, in attesa del vaccino, questo desiderio naturale d’incontro? Quali nuove forme di vita associativa e culturale si manifesteranno negli spazi urbani che rischiano la desertificazione sociale? Per...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi