Alias Domenica
Roma imperiale e la geografia immaginaria degli scrittori
Classicisti a Udine Come si pensavano le province «da» Roma? E cos’era la capitale per chi vi giungeva da un piccolo centro? Un volume di studi a cura di Maria Luisa Delvigo
Eugène Delacroix, Ovide chez les Scythes, 1859, Londra, National Gallery. Su Ovidio «esule», il libro Centro e periferia (Forum, Udine) ospita un contributo di Luciano Landolfi
Classicisti a Udine Come si pensavano le province «da» Roma? E cos’era la capitale per chi vi giungeva da un piccolo centro? Un volume di studi a cura di Maria Luisa Delvigo
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 22 maggio 2022
L’ha mostrato Gladiator, oltre venti anni fa. Foreste fangose e fertili campagne, polverosi souk o città greche, piccole colonie periferiche o capitali risplendenti di ninfei e colonnati: erano i luoghi che componevano l’immagine di Roma, di un impero vario di paesaggi e di genti, di lingue e di dèi. In passato, un discorso nazionalistico fece credere che in quel mondo contasse solo il centro (quindi: una città, una lingua, un capo). In tal senso andava l’idea di «romanità» che ammorbò l’Italia nel ventennio fascista. A chi guardi con cura, invece, l’impero appare come realtà sfaccettata, che comprendeva differenti percezioni e...