Visioni

Roma jazz contro ogni barriera razziale

Roma jazz contro ogni barriera razzialeDianne Reeves

Musica Dal 1 novembre al 1 dicembre la 43esima edizione del festival capitolino con un titolo che è una dichiarazione di intenti: «No borders. Migration and integration»

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 22 ottobre 2019
Dal 1 novembre al 1 dicembre la 43esima edizione del Roma Jazz Festival con un titolo che è una dichiarazione di intenti: «No borders. Migration and integration». Ventitre i concerti ospitati fra l’Auditorium Parco della Musica, la Casa del Jazz, il Monk e l’Alcazar e tante le star: Archie Shepp, Abdullah Ibrahim, Dave Holland, Ralph Towner, Gary Bartz, Dayramir Gonzalez, ma anche talenti della nuova scena come Kokoroko, Moonlight Benjamin, Donny McCaslin, Maisha e Cory Wong. Il jazz vocale è rappresentato da Dianne Reeves, pluripremiata con i suoi album ai Grammy per un ventennio, Carmen Souza, Linda May Han Oh,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi