Cultura

Roman Rosdolsky, amante fedele dei «Grundrisse»

Roman Rosdolsky, amante fedele dei «Grundrisse»Illustrazione di Roberto De Vicq De Cumptich

STORIA Ancora fondamentale il suo «Genesi e struttura del Capitale di Marx», a 50 anni dalla morte. Si ripercorre la figura poco nota dell’intellettuale ucraino ed eterodosso

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 18 ottobre 2017
Quando Roman Rosdolsky muore a Detroit il 20 ottobre 1967 aveva appena finito di correggere le bozze di Genesi e struttura del Capitale di Marx, un’opera a cui aveva lavorato per quasi vent’anni e che uscirà postuma l’anno successivo. Secondo Marcello Musto, quella di Rosdolsky «fu la prima, e anche la principale mai scritta, monografia dedicata ai Grundrisse. Tradotta in molti paesi, favorì la loro divulgazione e circolazione ed ebbe un notevole influsso su tutti i loro successivi interpreti». Anselm Jappe ha fatto notare che il carattere non meramente filologico della Genesi è da attribuire al fatto che prima dell’esplosione...

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