Cultura

Romanistan cinque: Tra i Sindhi, gli «stranieri in patria» della valle dell’Indo

Romanistan cinque: Tra i Sindhi, gli «stranieri in patria» della valle dell’Indo

(Adagio a ritroso) Pulikle pulikle, pale pale / QUINTA TAPPA Dall'Iran al Pakistan, con una temperatura che varia tra i 40° - di notte - e i 45° - di giorno - e un paesaggio desolato e secco. Fino a raggiungere la valle del grande fiume. Un territorio dove i Sindhi rimangono gli ultimi pastori: di dromedari, o di bufali e di capre. Una leggenda dice che i Sinti, sottogruppo dei Rom, discendano da queste genti

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 28 giugno 2019
Lahore, h 22.17. Lahore è già India. Ci siamo – non ancora – arrivati dopo un tormentato attraversamento pakistano. Abbandoniamo l’Iran passando per Ban, la grande fortezza di terra e paglia. Alla frontiera con il Pakistan, un centinajo di km. più a est, regnano la vaghezza, una temperatura che varia tra i 40° – di notte – e i 45° – di giorno – e un paesaggio desolato e secco. Circolano voci contradditorie: la dogana pakistana e/o quella iraniana son già chiuse, non si sa. Nell’indecisione proseguiamo, scavalcando file di camion. Blocco dopo blocco il passaggio è quasi impercettibile. Si...

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